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Il Parco Archeologico Buca delle Fate, situato a Piano di Mommio in provincia di Lucca, è considerato come uno degli esempi più interessanti di storia naturale. Un percorso fatto di grotte e sentieri, completamente immerso nella natura e nel ricordo degli abitanti che lo hanno abitato in passato.
La visita è possibile solo attraverso un percorso a piedi, seguendo le indicazioni dei cartelli posizionati all’interno di tutto il Parco. Una passeggiata di quasi due ore, dove mettersi alla prova e visitare le singole grotte nascoste nella roccia.
Il percorso attuale è stato realizzato e portato allo scoperto dall’Università di Pisa e dal Gruppo di Ricerche Preistoriche e Archeologiche “Carlo Alberto Blanc” di Viareggio.
La collaborazione delle due associazioni ha portato al ritrovamento di sei grotte scavate, che riportano segni provenienti dal paleolitico medio e dall’età del rame.
Prima degli anni Sessanta questo ricordo incredibile del passato non era ancora stato scoperto, e bisogna ringraziare la ricerca se riusciamo a godere della bellezza dei mosaici del passato.
Per chi arriva da Viareggio, il percorso per arrivare al Parco delle Buca delle Fate è molto ben segnalato.
Molte sono infatti le segnalazioni della posizione del parco già dall’autostrada, così che i visitatori possano raggiungerlo facilmente.
Prima di entrare si trova il parcheggio per poter poi proseguire verso l’inizio del percorso, in modo da potersi concedere un’avventura completamente immersi nella natura. Il sentiero è abbastanza semplice da percorrere, ed è quindi adatto anche ai meno esperti e alle famiglie.
Chi ama la natura ed il trekking in generale, troverà il Parco un’ottima attrazione, soprattutto per la bellezza delle singole grotte.
In particolare, le sei grotte che sono state scoperte risalgono al periodo del paleolitico.
Nella Buca di Fondineto – la prima in ordine di sequenza – è stata ritrovata l’antica sepoltura di una famiglia preistorica, insieme al loro corredo funerario.
Invece, nella Buca della Iena e nella Grotta del Capriolo sono stati identificati dei resti animali e antichi manufatti che risalgono al periodo dell’uomo di Neandertal.
La maggior parte dei manufatti è stata trasportata al vicino Museo di Viareggio, mentre è ancora possibile osservare la bellezza dei disegni riportati alla luce dagli archeologi. La loro presenza è la testimonianza che qualcuno ha vissuto in quei luoghi milioni e milioni di anni fa.
Vederli è un’esperienza unica, che ci fa rivalutare il modo di vivere e percepire il tempo. La natura si trasforma per accogliere le nuove generazioni e gli esseri umani nascono e crescono insieme a lei. La leggenda delle Fate, che secondo gli antichi abitavano le Grotte, si respira in tutto il percorso e ricopre di un velo di magia l’avventura che si vive al Parco Archeologico della Buca delle Fate.
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