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Le Cascine di Tavola: la parte mancante della Villa Medicea

Alla sinistra del fiume Ombrone, dal lato opposto rispetto a l'imponente Villa Medicea di Prato, si trova il complesso paesaggistico delle Cascine di Tavola

Quest’area naturale rientra tra le zone protette della Toscana, che non possono essere “danneggiate” dall’intervento dell’uomo.    Le Cascine ospitano un enorme parco, quasi 300 ettari di terreno, ad oggi prevalentemente paludoso.

All’interno del parco sono riconoscibili due strutture principali: una dimora signorile di medie dimensioni ed una fattoria agricola.  Entrambe le strutture sono interamente visitabili, e raccolgono le testimonianze del passaggio della famiglia Medici e del suo intervento nella costruzione.   

La storia delle Cascine 

Inizialmente, anche le Cascine di Tavola facevano parte del giardino della Villa Medicea, costruita intorno alla metà del Quattrocento per volere di Lorenzo il Magnifico

Rientravano infatti nel progetto originale, che prevedeva la bonifica del territorio e l’edificazione di una dimora estiva.   
L’obiettivo era quello di costruire una zona “agricola”, dove la famiglia avrebbe potuto rilassarsi d’estate e dove sarebbe stato possibile realizzare una piccola fattoria in grado di produrre ortaggi e frutta per il loro consumo personale.   

Purtroppo, Lorenzo il Magnifico non riuscì a vedere il progetto completato, i lavori infatti furono terminati dopo la sua morte.

Tuttavia, la famiglia Medici si impegnò a portare a termine la sua idea, così che anche le Cascine videro finalmente la luce.   

Nel corso del tempo, le Cascine furono utilizzate come fattoria e come complesso agricolo per la produzione di formaggio e la coltivazione di ortaggi e frutteti.  

I successivi possessori della Villa Medicea abbandonarono le Cascine, nel tempo vennero trasformate in un complesso autonomo affidato successivamente al Comune di Prato.   

Il complesso paesaggistico delle Cascine di Tavola 

Come anticipato, la visita al parco delle Cascine di Tavola porta con sé la scoperta di due strutture principali.   

La dimora signorile, conosciuta proprio con il nome di “Cascine”, deve la sua costruzione all’architetto Giuliano Sangallo, a cui era stata affidato anche il progetto della Villa Medicea

È un edificio rigoroso, dall’aspetto elegante e raffinato, che si staglia completamente bianco tra il verde del bosco circostante.   

La seconda struttura, la fattoria agricola, è suddivisa in quattro piccoli complessi:

  • la Rimessa delle Barche,
  • il Podere delle Polline,
  • la Casa del Caciaio e
  • la Casa del Guardia.

Ognuno di questi complessi è interamente visitabile, ed offre ai propri ospiti uno sguardo diretto sul passato e sulla storia delle Cascine.   

Ammirare un complesso così imponente, a dimostrazione della magnificenza delle costruzioni Rinascimentali, permette di tuffarsi nella memoria di ciò che fu pensato e ideato, al contempo si possono riscoprire i valori e le idee che hanno animato il genio di personaggi come Lorenzo il Magnifico e della famiglia Medici.

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