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Il Vittoriale degli Italiani: la fondazione dedicata all’Italia

Il famoso scrittore e poeta Gabriele D’Annunzio, è il letterato responsabile della costruzione del “Vittoriale degli Italiani”.

Attraverso questa espressione, ci si riferisce ad un brillante complesso di edifici e strade, costruito nel 1921 e decorato tramite giardini e corsi d’acqua. 

D’Annunzio scelse come posizione la riva del Lago di Garda, in particolare Gardone Riviera, attratto dalla bellezza del paesaggio e dagli abitanti del luogo. Affidò l’incarico della costruzione all’architetto Gian Carlo Maroni, col desiderio di ideare qualcosa in grado di celebrare le imprese degli italiani durante la Prima Guerra Mondiale. 

Il nome scelto per il complesso di edifici acclama la vittoria dell’Italia, dimostrando in pieno lo spirito patriottico di D’Annunzio e i suoi desideri di gloria. 

L’ingresso del Vittoriale

Come anticipato, la costruzione del Vittoriale degli Italiani risale al 1921. Gian Carlo Maroni impiegò quasi diciotto anni per portare a termine il progetto, rivoluzionando gli spazi gli esistenti e adattandoli ai gusti del nuovo proprietario (D’Annunzio). 

Oggi, il complesso è stato trasformato in una fondazione interamente visitabile, che accoglie ogni anno più di duecento mila turisti italiani e stranieri. 

All’arrivo, il primo elemento che colpisce lo sguardo dei passanti è il portone d’ingresso. Due enormi archi sono uniti da una fontana in pietra, che riporta sulla sommità la citazione di uno dei libri più famosi di D’Annunzio, il Libro Segreto: «Dentro da questa triplice cerchia di mura, ove tradotto è già in pietre vive quel libro religioso ch'io mi pensai preposto ai riti della patria e dei vincitori latini chiamato Il Vittoriale»

Gli archi dell’ingresso conducono a due sentieri differenti. Il primo porta alla Priora, la casa di Gabriele D’Annunzio, mentre il secondo permette di raggiungere i giardini e le terrazze aperte sul lago.

Gli esterni della Villa 

Gli esterni del Vittoriale sono disseminati di cimeli che D’Annunzio è riuscito a raccogliere nel corso degli anni. Statue e opere di autori famosi, che raccontano e celebrano l’Italia e le sue vittorie. 

Tra gli oggetti più unici ed impensabili bisogna citare il sottomarino MAS 96, la nave militare Puglia e l’aereo SVA. Pezzi di storia che senza l’intervento del poeta sarebbero andati distrutti e persi per sempre. 

Completano il tutto giardini riccamente decorati, il Portico del Parente dedicato a Michelangelo ed un enorme anfiteatro che affaccia direttamente sul lago. Ogni anno, l’anfiteatro è sede di importanti manifestazioni musicali, che vengono esaltate dalla bellezza del paesaggio e del lago in sé. 

Nella parte più alta del Vittoriale si trova un mausoleo, un monumento funebre dedicato proprio a D’Annunzio. È qui che sono conservate le sue spoglie, come ricordo perpetuo della sua vita e della gloria vissuta. 

Le camere interne 

L’interno del complesso conta un numero impressionante di camere, ognuna dedicata ad un’attività differente. 

Tra le più belle c’è sicuramente la stanza della musica, dedicata ai concerti da camera, e la stanza del mappamondo, un enorme libreria carica di volumi provenienti da tutto il mondo. 

La stanza privata di D’Annunzio è conosciuta come “Stanza della Leda”, grazie alla presenza di un’imponente statua in gesso posizionata all’ingresso. 

La statua rappresenta proprio Leda, la giovane fanciulla amata da Zeus che si trasformò in cigno. 

L’ambiente è completato dalla Veranda dell’Apollino, uno spazio aggiuntivo realizzato sempre da Carlo Maroni. Quadri di famosi artisti del Rinascimento italiano decorano le alte pareti, insieme alla particolare collezione di animali di porcellana che D’Annunzio teneva su un tavolo apposito. 

 

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