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La leggenda del Lago Santo, il segreto dell’Appennino Modenese

Il territorio dell’Appennino Modenese, è conosciuto per essere particolarmente ricco di attrazioni. Tra i bellissimi laghi e le macchie di terra segnate dai colori della primavera, esistono tantissime meta adatte agli appassionati della natura. 

Il Lago Santo Modenese rientra tra le attrazioni principali, uno dei laghi più belli di tutta la provincia di Modena. 

Si trova all’interno del Parco del Frignano, non troppo distante dal caratteristico Borgo di Pievepelago. Avvolto da un alone di misero e da una leggenda molto romantica, il Lago Santo è molto frequentato. 

In estate, famiglie e gruppi di amici lo scelgono per rinfrescarsi dal caldo della bella stagione; in inverno, invece, è il luogo preferito degli amanti delle escursioni nella neve. 

Vediamo nel dettaglio come raggiungere il lago e perché vi conviene concedergli una possibilità. 

Come raggiungere il Lago Santo

Abbiamo visto che questo bellissimo lago modenese, si trova a non troppa distanza dal borgo di Pievepelago. Una volta raggiungo il borgo in sé, basta seguire le indicazioni e proseguire a piedi fino al famoso Lago Santo. 

Il sentiero da seguire parte dalla piazza centrale del borgo, ed è talmente semplice da poter essere affrontato anche dai principianti. Gli amanti del trekking e delle escursioni avranno certamente meno difficoltà, ma con un pò di impegno riuscirete tranquillamente a raggiungere la meta. 

Potrete fermarvi ad osservare questo fantastico specchio d’acqua, con l’ombra rassicurante dei monti circostanti, oppure proseguire alla scoperta degli altri laghi del Appennino. 

Il Lago Santo, è un ottimo punto di partenza per scoprire tutti gli altri laghi modenesi. Il Lago Baccio, lo Scaffaiolo, il Lago della Ninfa ed il Turchino, si trovano abbastanza vicino. Nella maggior parte dei casi, troverete affidabili indicazioni che vi guideranno alla scoperta dei singoli percorsi. 

Tutta la zona, è segnata dalla presenza di cartelli e mappe, aggiunte proprio in vista di turisti e visitatori. Una volta raggiunti i piedi del Monte Cimone, fermatevi qualche minuto a godere della vista magnifica e del panorama coloratissimo. 

Tutti i laghi modenesi sono immersi in territori unici e straordinari, e sono specchi d’acqua capaci di tenervi con il fiato sospeso. 

La leggenda dei due amanti 

Il Lago Santo, è conosciuto anche per una particolarissima leggenda, spesso associata alla storia di Romeo e Giulietta. I due racconti, in effetti, presentano alcune somiglianze, e potrebbero essere frutto di un “adattamento modenese”. 

Proprio come i due sfrontati amanti di Verona, due pastori che vivevano nei pressi dell’attuale lago, erano costretti a stare lontani per l’odio delle loro famiglie. I due, pazzi d’amore l’uno per l’altro, si incontravano spesso in segreto nei pressi della riva del lago. 

Un giorno d’inverno, in occasione di uno di questi felici incontri, i due pastori morirono nello stesso momento. La fredda lastra di ghiaccio che ricopriva il lago si aprì improvvisamente, proprio quando la loro corsa li aveva portati l’uno tra le braccia dell’altra. 

Il destino li portò a finire in un ultimo abbraccio, che da allora viene chiamato abbraccio “santo”. 

 

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